“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E vi sorprenderete a fare l’impossibile.”
Francesco d’Assisi
L’anno nuovo segna una sorta di passaggio, in cui avvertiamo la necessità di chiudere dei capitoli della nostra vita per aprirne di nuovi. Gennaio infatti è il mese di Giano, il dio bifronte da cui deriva la parola latina Janua, che significa “porta”. Ma per attraversare questa porta dobbiamo lasciare andare tutto ciò che è vecchio e malsano, perché solo così possiamo fare spazio al “buono”.
Ma in realtà non importa in che periodo dell’anno ci troviamo. È sempre un buon momento per ricominciare da capo, aprirsi a nuovi progetti e creare una linea d’azione efficace. Il cambiamento: quando arriva, arriva! Tuttavia i buoni propositi sembrano fallire prima di iniziare, perché i nostri sogni e i nostri obiettivi devono trovare la loro motivazione ogni giorno per sopravvivere a… noi stessi! Esatto, hai capito bene! Il motivo principale per il quale i buoni propositi falliscono siamo proprio noi, con i nostri blocchi, la nostra pigrizia, la focalizzazione errata delle nostre energie, la noia, i tempi lunghi…
Ma come sopravvivere a tutto questo?
♥ RESET
Prenditi qualche minuto per riflettere di cosa ti vuoi liberare e su ciò di cui “dovresti” liberarti, che ti porta negatività e dolore, e che forse non hai il coraggio di lasciare andare. Ci vuole coraggio a fare delle scelte e apportare dei cambiamenti nella propria via, perché spesso la paura dell’ignoto è più forte del tormento che ben conosciamo, ma a volte stare fermi diventa più pericoloso di lanciarsi e qualcosa va proprio fatto. Rifletti quindi su te stesso, su ciò che ti fa male e sulle possibilità che ti neghi e che forse ti meriti.
Prendi un foglio e scrivi dettagliatamente di cosa vuoi liberarti. Poi getta questo foglio nella pattumiera furori casa prima della mezzanotte.
⇒ Come ripeto spesso: “la casa è il nostro corpo più grande” e per fare ordine dentro di noi, bisogna intervenire anche materialmente su ciò che ci circonda. È proprio vero che l’occhio vuole la sua parte! Questa azione fisica sarà utile perché avrà anche un impatto sulla disposizione mentale.
Per esempio: se hai deciso che vuoi andare in palestra o andare a correre (proposito sempre molto gettonato), come prima cosa devi eliminare ciò che ti allontana da questo scopo, dalle persone che ti scoraggiano, alle app che ti rubano tempo e ti obbligano a rimediare dopo, alle abitudini che ti spingono alla pigrizia e non stimolano il tuo stile di vita.
Eliminare per poi integrare con le giuste motivazioni! Per esempio dedicando un cassetto a vestiti, scarpe o attrezzi che ti serviranno per la palestra o la corsa, creare una playlist motivatrice che ti stimoli… le cose possono essere davvero tante e variano a seconda del nostro obiettivo.
♥ IL “COME” È IMPORTANTE QUANTO IL “COSA”
Non è sempre così facile portare avanti i buoni propositi. Sembra che ogni volta ci imbattiamo in quegli ostacoli che non riusciamo mai a superare!
Immaginiamo la nostra interiorità come qualcosa fatto a strati. Gli strati più profondi sono quelli che rappresentano noi stessi e la nostra volontà; gli strati più superficiali sono costituiti, invece, dalle nostre esperienze. Gli strati più superficiali sono nuclei emotivi che si sono cristallizzati su di noi e che condizionano i nostri pensieri e le nostre emozioni.
Quando decidiamo di cambiare qualcosa nella nostra vita, la volontà si scontra inevitabilmente con il nostro strato più esterno, quello cristallizzato, che per noi è parte integrante delle nostre abitudini. Questi strati esterni possono essersi formati da situazioni spiacevoli, portandoci a ripetere sempre le stesse esperienze negative. Questi strati spesso si trasformano in blocchi e complessi, che non è sempre facile comprendere e individuare, figuriamoci superare!
Così, per realizzare i nostri desideri, bisogna trovare l’equilibrio tra la nostra volontà e i nostri blocchi! Come? Iniziando a lavorare su noi stessi!
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